Abitata primitivamente da popolazioni celtiche, aveva come nome Caledonia. Nell’82 d.C. i romani di Giulio Agricola ne tentarono la conquista, ma furono costretti a ritirarsi. Invasa dagli Scoti e cristianizzata da S. Colombano, la Scozia fu unificata in regno nell’894 da Kenneth Mac Alpin. Nei secoli X e XII un’ ulteriore opera di unificazione fu compiuta da Malcolm e Duncan di Scozia. Edoardo I d’Inghilterra conquistò la Scozia nel 1272, che fu però perduta da suo figlio Edoardo II. Dal 1306 al ‘71 la Scozia fu dominata dalla dinastia dei Bruce, a cui succedette quella degli Stuart. Nel XVI secolo fu agitata da continue e sfortunate guerre contro l’Inghilterra protestante;, mentre nell’interno la nobiltà, che accoglieva parzialmente la riforma, si opponeva Giacomo V, fedele al cristianesimo. Nel 1542 rimase al trono l’erede Maria Stuart, che nel 1568 abdicò in favore del figlio Giacomo VI, divenuto poi re di Inghilterra con il nome di Giacomo I nel 1603. Intanto nel XVI secolo si era imposto il calvinismo organizzatosi nella chiesa presbiteriana, che gli scozzesi difesero strenuamente contro l’imposizione dell’anglicanesimo. Nel 1651 la Scozia,m che aveva proclamato re Carlo II, fu pienamente soggiogata da Cromwell. Nel 1707 il Parlamento scozzese ratificò l'ingresso della Scozia nel Regno Unito. Per far fronte al successo del partito nazionalista alle elezioni del 1974, il governo Callaghan tentò di istituire un Parlamento scozzese semindipendente, ma il progetto venne rifiutato dall'elettorato scozzese nel 1979; nel 1999 fu istituito un parlamento distinto da quello centrale e dotati di ampi poteri.

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