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I personaggi del "U.S.A."
Alexander Hamilton 1757 - 1804.
 
Alexander Hamilton (Nevis, 11 gennaio 1755-1757 – New York, 12 luglio1804) è stato un politico, militare ed economista statunitense. Ritenuto uno deiPadri fondatori degli Stati Uniti, fu il primo Segretario al Tesoro della nuovanazione americana. Ritratto sul biglietto da dieci dollari, è l'unico, assieme aBenjamin Franklin, ad avere il privilegio di apparire su una banconota comune, pur non essendo stato Presidente degli Stati Uniti[1].

Nacque come figlio di James A. Hamilton, di un'importante famiglia scozzese e di Rachel Faucett Lavien, in parte di discendenza franco-ugonotta. Amico e confidente di George Washington, diventò uno dei suoi sei aiutanti di campo nel 1777 e comandò tre battaglioni all'assedio di Yorktown nel 1781.
Nel 1780 sposò Elizabeth Schuyler, figlia di un generale, dalla quale ebbe otto figli.
Uno dei primi lavori di Hamilton dopo il conseguimento della laurea ingiurisprudenza nel 1782, fu quello di consigliere di Robert Morris, capo della "Banca del Nord America". Questa esperienza lo segnò in modo profondo. In seguito fu segretario del Presidente Washington e dal 1783 rappresentante dello stato di New York presso il Congresso degli Stati Uniti d'America. Divenuto esponente di rilievo dei federalisti, sotto lo pseudonimo di Publius pubblicò assieme aJohn Jay e James Madison una serie di articoli in difesa del progetto della costituzionale di Filadelfia. Questi articoli apparvero dapprima sui giornali di New York e poi a partire dal 1788 vennero raccolti sotto il titolo The Federalist, Or, The New Constitution. Partecipò in modo significativo alla formulazione della Costituzione degli Stati Uniti d'America nel 1787 e si adoperò successivamente affinché venisse approvata dai singoli stati.

Divenuto il primo Ministro del Tesoro nel 1789, si batté con l'appoggio del presidente Washington per il rafforzamento del potere federale, per l'istituzione di una Banca nazionale d'America e per la creazione di un unico sistema monetario. La Banca Nazionale avrebbe affiancato un sistema di banche private alle quali era riconosciuta la facoltà di espandere il credito con un ammontare di prestiti al di sopra della scorta d'oro ed argento dei depositanti.

A ciò va riconosciuta l'utilità sociale di essere un mezzo per la crescita economica, negando però che la massa monetaria circolante rappresentasse la ricchezza della nazione.
Hamilton credeva inoltre che lo Stato necessitasse di una banca pubblica, anch'essa con potere di erogare credito perché la politica fosse autonoma nella decisione dai finanziamenti dei piani di crescita dell'economia. Secondo Hamilton una banca finanziatrice di opere pubbliche avrebbe sottoposto la pubblica utilità ai propri interessi in contrasto con quelli del pubblico interesse. Durante il suo mandato di ministro del Tesoro riordinò le finanze pubbliche, regolò i debiti di guerra, ristabilì il credito internazionale degli Stati Uniti e ne sostenne gli interessi commerciali in espansione.
Dal punto di vista sociale, il programma dei "federalisti" mirava a contenere e invertire le tendenze egualitarie ereditate dal movimento rivoluzionario.
Nel 1790 Alexander Hamilton propose al Congresso un progetto di legge che prevedeva la fondazione di una nuova banca centrale.
A causa di questo suo comportamento molti sostennero che Hamilton fosse stato uno strumento dei banchieri internazionali ed ancora oggi qualcuno lo definisce come una spia degli inglesi. In realtà egli volle creare la "Banca degli Stati Uniti" e convinse Washington a firmare il progetto di legge, nonostante le riserve dello stesso Washington e l'opposizione di Thomas Jefferson (allora Segretario di Stato) e Madison.
Nel 1791, dopo un anno di intenso dibattito, il Congresso approvò il progetto di legge di Hamilton e gli conferì uno statuto ventennale. La nuova banca si sarebbe chiamata First Bank of the United States o BUS.
Mentre la battaglia politica infuriava, secondo i repubblicani il sistema di governo che vedeva in Hamilton il proprio leader, minacciava di ricreare i rapporti clientelari ed i privilegi contro cui erano insorte le ex colonie con una conseguente difesa dei monopoli, un aumento delle tasse, un rafforzamento dell'esercito, una crescita del debito pubblico strettamente connessa a questa scelta e ancor peggio avrebbe incoraggiato un governo oligarchico, il quale preservava gli interessi di pochi a scapito dell'intera comunità.
D'altra parte gli stessi federalisti non si ritrovarono però compatti e determinati nella difesa delle scelte di Hamilton, il quale alla fine si dimise nel 1795, occupandosi da allora in poi esclusivamente agli affari interni dello stato di New York.

Nonostante a partire dal 1795 si fosse ritirato dalla scena politica, la sua influenza ed il suo successo gli avevano procurato molti nemici assieme al fatto che i federalisti si erano schierati dalla parte della Gran Bretagna, mentre i repubblicani di Jefferson avevano favorito la politica francese che sembrava ispirarsi alle idee americane. Tra i suoi più accaniti avversari c'era certamente Aaron Burr, il vicepresidente in carica, il quale era stato sconfitto nella corsa presidenziale da Jefferson anche grazie all'appoggio dato a quest'ultimo da Hamilton. In seguito ad alcune forti espressioni usate dallo stesso Hamilton nei confronti di Burr, questi lo sfidò in un duello con arma da fuoco. L'11 luglio del 1804 Hamilton si presentò a Weehawken, nel New Jersey, sulla riva dell'Hudson di fronte a New York, luogo convenuto per l'incontro. Hamilton decise però di rifiutare il duello ma Burr fece egualmente fuoco ferendolo gravemente.
Proprio in seguito alla ferita, Hamilton morì a New York il giorno seguente.
Andrew Jackson 1767 - 1845
 

Andrew Jackson (Waxhaw, 15 marzo 1767 – Nashville, 8 giugno 1845) è stato un politico statunitense. È stato il 7º Presidente degli Stati Uniti d'Americadal 1829 al 1837. È noto come uno dei pochi ad aver lottato apertamente contro il crescente potere bancario, specialmente negli Stati Uniti. Viene anche ricordato per aver permesso reiteratamente la violazione dei diritti umani delle tribù indiane.

Nacque il 15 marzo 1767 nella zona di Waxhaw nell'estremo ovest dellaCarolina del Nord, in un luogo senza scuole. Poiché era orfano di padre, fu la madre a insegnargli a leggere e a scrivere, e una leggenda vuole che sia stato lui a leggere la prima copia della dichiarazione di indipendenza ad un gruppo di coloni analfabeti, quando giunse in quel luogo sperduto.
Durante l'invasione inglese della Carolina, nel 1780, Jackson fu catturato e imprigionato. Quando fu liberato e tornò a casa, scoprì che a causa della guerra sia la madre che i due fratelli erano morti. Oramai privo di una famiglia, il futuro presidente si guadagnò da vivere lavorando come apprendista sellaio, ma dedicava ogni momento libero agli studi di legge e a 24 anni divenne procuratore a Nashville, nel Tennessee, e qui sposò Rachel Donelson Robards.
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Sotto il mandato presidenziale di John Adams il Tennessee entrò a far parte dell'unione e Jackson fu eletto alsenato e divenne giudice della localeCorte Suprema. Per il suo carattere irruente e spesso rissoso, si annoiava della vita sedentaria da giudice e decise di guidare un reparto della milizia contro inativi americani Creek in Alabama. Dopo questa spedizione bellica, iniziò ad ottenere una certa popolarità anche fuori dai confini del Tennessee.
Nel 1812, durante la guerra contro l'Inghilterra, l'allora Segretario alla Guerra James Monroe lo nominò generale comandante del fronte meridionale. Guidò un esercito formato da pionieri contro i 12.000 veterani inglesi e riportò una straordinaria vittoria: gli inglesi persero 700 uomini ed ebbero 1400 feriti, mentre gli americani ebbero 8 morti e 13 feriti. Tuttavia fu una vittoria superflua, quella della battaglia di New Orleans, in quanto la pace fra le due nazioni era già stata sottoscritta a Gand, in Belgio. Da quel momento, Jackson fu soprannominato Old Hickory, la "Vecchia Quercia". Dopo che gli USA acquistarono dalla Spagna la Florida, Jackson ne divenne il governatore.
Nel 1824 tentò l'elezione alla presidenza, ma, nonostante avesse la maggioranza dei voti popolari, venne eletto il suo sfidante John Quincy Adams.


Nel 1828, all'età di 61 anni, ritentò l'elezione, organizzandosi con i suoi sostenitori nel Partito Democratico, e questa volta sconfisse Adams. Fu il primo presidente che non proveniva da famiglie più o meno "aristocratiche" e non aveva studiato in scuole prestigiose. Era invece un uomo di frontiera e fu esaltato dai pionieri del West, mentre fu visto senza grande simpatia dagli intellettuali del Nord e del Sud del paese. Lo stesso John Quincy Adams, suo predecessore, non aveva una grande considerazione di lui e lo riteneva un analfabeta. Le persone ebbero la sensazione che con lui saliva al potere il popolo e questo fu provato quando alla cerimonia di insediamento egli aprì la Casa Bianca a migliaia di pionieri, causando un vero e proprio caos nella residenza presidenziale. Era un uomo molto determinato, era assolutamente deciso ad ottenere ciò che voleva. Era un fervente sostenitore di una democrazia piena (in questo contesto si inserisce il suo elogio nei confronti dellospoils system).
La sua presidenza fu caratterizzata da tre questioni: l'esproprio delle terre deiCherokee, le tentazioni secessioniste della Carolina del Sud e la guerra contro la Second Bank. I Cherokee erano una popolazione indiana che si era stanziata all'interno della Georgia e si era addirittura data una costituzione su modello di quella statunitense; quando fu scoperto l'oro nei suoi territori, lo Stato della Georgia si affrettò ad espropriarne le terre, provvedimento che la Corte Suprema di John Marshall ritenne illegale (in quanto riconosceva i Cherokee come stato straniero); Jackson, però, era un sostenitore dell'autonomia dei singoli Stati dell'Unione, e legittimò l'esproprio delle terre e la deportazione degli indiani (il cosiddetto "Sentiero delle lacrime") firmando l'Indian Removal Act in seguito definito dallo storico Robert V. Remini "Uno dei peggiori crimini della storia degli Stati Uniti".
« Dica ai capi ed ai guerrieri che sono loro amico[...]: là oltre il confine di tutti gli stati, saranno proprietari di terra loro, che possiederanno finché l'erba crescerà e l'acqua scorrerà; io li proteggerò e sarò per loro amico e padre. »
(Andrew Jackson)


Egli non era comunque disposto a sancire la supremazia dei singoli Stati sull'Unione, e ciò divenne chiaro quando il South Carolina abrogò una legge federale sui dazi, accusata di favorire il Nord a discapito del Sud, minacciando addirittura la secessione; egli quindi mandò una squadra navale a Charleston per costringere lo Stato ad accettare la legge, cosa che di fatto avvenne in quanto il South Carolina si ritrovò isolato dagli altri Stati, compresi quelli del Sud. La disputa ebbe effetti anche sulla composizione del governo: il vicepresidente Calhoun si dimise in solidarietà con il suo Stato di appartenenza (gli successe Martin Van Buren).


Jackson affrontò in seguito la Banca degli Stati Uniti; egli era un uomo finemente intelligente e, guidato da attente valutazioni sugli effetti del sistema delle banche centrali nell'economia, si oppose ad un potere che riteneva illegittimo, in quanto non espressione del popolo ma di poteri economici forti. Si narra che in punto di morte, alla domanda "Qual è stato il più grande successo della sua vita?" rispose "Ho ucciso la banca". Egli riuscì a non far rinnovare il mandato ventennale che nel 1815 aveva istituito la Second Bank (Banca centrale). A causa di questo ed altri provvedimenti, l'establishment dell'alta finanza (ed in particolar modo gli ex dirigenti della Second Bank) cercò di provocare effetti negativi sull'economia e sulla stabilità monetaria. Questo perché, principalmente, i provvedimenti di Jackson erano andati ad incidere sull'indebitamento pubblico nei confronti delle banche. Il risultato fu il pareggio del bilancio dello Stato e la perdita di enormi guadagni in termini monetari e di potere per le banche centrali e per le élite dell'alta finanza, legati in modo particolare a forme di signoraggio a loro favore. Ci vollero 70 anni prima che i cambiavalute riprendessero i loro giochi di potere.
Riuscì anche ad avere la meglio sul Congresso, rivendicando per la sua carica il diritto di veto sull'attività legislativa. Per questo fu accusato di autoritarismo, in quanto tale potere era stabilito dalla Costituzione degli Stati Uniti. I suoi oppositori iniziarono (lentamente) ad organizzarsi nel Partito Whig (un nome che non a caso riecheggiava le lotte degli inglesi contro l'assolutismo di Carlo I). Toccò a lui, in veste di presidente, inaugurare la prima ferrovia nordamericana, la South Carolina Railroad, il 15 gennaio 1831. Nel 1832 ottenne un secondo mandato e sotto questo l'Arkansas entrò a far parte dell'Unione. Andrew Jackson scampò ad un attentato il 30 gennaio 1835; trovatosi nel Portorico Orientale per presenziare ai funerali del deputato della Carolina del Sud, Warren R. Davis, fu vittima di un duplice attentato alla sua vita per mano di Richard Lawrence, pittore inglese disoccupato. L'attentatore puntò l'arma contro Jackson ma si inceppò; ne prese una seconda ma con uguale risultato. Gli storici attribuiscono questo doppio malfunzionamento delle armi alle condizioni climatiche particolarmente umide. Lo stesso Jackson e altri presenti, tra cui David Crockett, immobilizzarono e fecero arrestare Lawrence. Nel 1837, scaduto anche l'ultimo mandato, si ritirò a vita privata.
Morì all'età di 78 anni, l'8 giugno del 1845, nella tenuta The Hermitage nei pressi di Nashville. Venne sepolto presso il cimitero di Hermitage, vicino Nashville, in Tennessee
Benjamin Franklin 1706 - 1790
 
Benjamin Franklin (Boston, 17 gennaio 1706 – Filadelfia, 17 aprile 1790) è stato uno scienziato e politico statunitense.
Genio poliedrico, fu uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti. Svolse attività di giornalista, pubblicista, autore, tipografo, diplomatico, attivista, inventore, scienziato e politico. Fu tra i protagonisti della Rivoluzione americana. Diede contributi importanti allo studio dell'elettricità e fu un appassionato dimeteorologia e anatomia. Inventò il parafulmine, le lenti bifocali, l'armonica a bicchieri e un modello di stufa-caminetto noto nel mondo anglosassone comestufa Franklin. Inoltre propose l'instaurazione dell'ora legale. Per la sua notorietà e multiforme attività, gli viene attribuita l'invenzione di diversi altri dispositivi che in realtà semplicemente utilizzò, portandoli alla pubblica attenzione, o migliorò, come l'odometro. Contribuì sia alla creazione della prima biblioteca pubblica statunitense che del primo dipartimento di vigili del fuoco volontari della Pennsylvania.
Benjamin Franklin, incarnazione dello spirito illuminista e incarnazione del self-made man in quanto intellettuale autodidatta, si guadagnò il titolo di "Primo Americano" per la sua infaticabile campagna per l'unità delle tredici colonieoriginarie.
Fu una figura fondamentale nella definizione dell'ethos statunitense come fusione di valori pragmatici (quali il duro lavoro e l'importanza dell'educazione e della parsimonia) e democratici (lo spirito comunitario e l'opposizione all'autoritarismo, sia politico che religioso), nello spirito razionale e tollerante dell'Illuminismo. Secondo le parole dello storico Henry Steele Commager, "In Franklin poterono fondersi le virtù del Puritanesimo senza i suoi difetti e la luce dell'Illuminismo senza il suo ardore eccessivo. Walter Isaacson definisce Franklin, "il più dotato americano della sua era e colui che più influenzò il tipo di società che gli Stati Uniti sarebbero diventati.
George Washington 1732 -1799
 
Generale e statista statunitense (Bridges Creek, Westmoreland , Virginia, 1732 -- Mount Vermon,Virginia 1799). Primo presidente degli U.S.A. apparteneva a una famiglia di agrari giunta in America nel 1658. Iniziata la carriera militare e nominato, poi , tenente colonnello, si recò presso il forte della Ohio Company ( odierno Pittsburgh ), occupato dai francesi; qui fu protagonista dell'incidente che procurò la morte del Villiers de Jomonville e, offrendo alla Francia il pretesto per occupare l'Ohio, determinò lo scoppio della guerra dei Sette Anni. Lasciato l'esercito, Washington fu tuttavia presente, come aiutante del generale Braddock, alla sconfitta inglese di Monongahela ed ebbe l'incarico di riorganizzare l'esercito della Virginia. Nel 1774 venne eletto al Congresso di Filadelfia . Nel 1775 , quando il secondo Congresso decise il conflitto armato, gli venne affidato il comando dell'esercito Rivoluzionario; egli accettò dopo qualche esitazione. Occupata Boston (1766) , si portò a difendere e fortificare New York ; nel frattempo sollecitava a Filadelfia la dichiarazione d'Indipendenza ( 4 luglio) . Nell'agosto del 1776 venne battuto da Lord Howe, nuove sconfitte subì nell'ottobre , ma, ritiratosi verso sud, riuscendo a rianimare l'esercito stremato e ridotto a pochi elementi, vinse a Trenton e a Princeton. Nel corso del 1777 fu di nuovo gravementre sconfitto, mentre doveva fronteggiare anche intrighi di generali e uomini politici ( la "Cabala Conway" ). Nell'inverno 1777-78 condusse una valorosa e disperata campagna nel Jersey; nel maggio 1778 ottenne una difficile ma determinante vittoria a Monmouth, che fece crollare il prestigio degli Inglesi, benchè essi riuscissero a entrare a New York. In seguito , Washingto non ebbe più un ruolo militare importante, ma rimase la figura più rappresentativa tra i rivoluzionari. Nel 1786 si recò alla Convenzione Costituzionale a Filadelfia, come rappresentante della Virginia ; giuntovi, ne fu nominato presidente. La sua influenza si fece sentire in tutti i Lavori della Convenzione. Votato all'unanimità Presidente dell'Unione, accettò e assunse i poteri della carica il 30/04/1789. L'opera da lui svolta come Presidente è rilevante: doveva essere creata dal nulla una struttura di governo, responsabilità di cui Washington fu sempre ben conscio. Nel 1792 fu rieletto Presidente . Mentre nel 1796 rifiutò di porre nuovamente la propria candidatura alla presidenza, e dopo il famoso messaggio di commiato alla Nazione , si ritirò nelle sue terre.

Lincoln Abraham 1809 - 1865
 
Uomo politico statunitense ( Hodgeusville, Kentucky, 1809 -- Washington 1865 ), 16° presidente della Confederazione. Candidato per i whigs come rappresentante dell'Illinois e deputato per otto anni, venne, nel 1846, eletto al Congresso dell'Unione. Nel 1854, con un discorso a Peoria, Lincoln conquistò una posizione di grande rilevo nella politica del Paese prendendo energica posizione contro la schiavitù e a favore del consolidamento del potere federale contro quello particolaristico dei vari Stati. Nel 1860 fu eletto Presidente con una votazione che, per la prima volta, divise in due blocchi contrapposti gli Stati dell'Unione : il Nord, abolizionista, votò infatti quasi compatto per Linconl mentre il Sud si pronunciò plebiscitariamente per i candidati democratici. Durante la sua presidenza, i candidati della Georgia, dell'Alabama, della Florida, della Luisiana, del Texas e di altri Stati del Sud decisero unanimamente a separarsi dall'Unione formando gli Stati Confederati d'Amrica sotto la presidenza di Jefferson Davis. Lincoln preferì attendere che gli Stati secessionisti assumessero l'offensiva perchè la guerra civile contro la schiavitù fosse considerata, nel Nord, inevitabile da tutta la popolazione e per guadagnare alla sua causa la simpatia di tutto il mondo civile. Intanto, il 1° gennaio 1863 con il " Proclama di emancipazione " dichiarava liberi cittadini americani 4.500.000 schiavi neri. La guerra fu sanguinosa ed aspra e terminò due anni dopo (aprile 1865) con la resa dell'esercito sudista al generale Grant. A Lincoln, considerato ormai dovunque il campione della lotta per la libertà e per l'uguaglianza, restava l'arduo compito di sanare le profonde ferite militari e civili che la guerra avava inferto ad entrambe le parti belligeranti. Ma il 14/04/1865 l'attore John Wilkes Booth uccideva Lincoln con un colpo di pistola mentre assisteva a una rappresentazione al teatro Ford di Washington. Gli scritti di Lincoln sono giustamente celebri oltre che per il loro valore politico, anche per il valore letterario della sua prosa, chiara, immediata e realistica.



Ulysses Simpson Grant 1822 - 1885
 

Ulysses Simpson Grant (Point Pleasant, 27 aprile 1822 – Wilton, 23 luglio1885) è stato un generale e politico statunitense. Fu generale unionista nellaGuerra di secessione americana e 18º presidente degli Stati Uniti(1869–1877). Fu un generale di successo, eroe e tra i principali artefici della vittoria nordista nella guerra di secessione, mentre è considerato da molti storici come uno dei peggiori presidenti statunitensi, a capo di un'amministrazione afflitta da gravi scandali e corruzione. Gli storici concordano che Grant non fu corrotto, ma lo furono i suoi subordinati nelle posizioni esecutive. Grant è in genere criticato per non aver preso una posizione decisa contro la corruzione e non aver agito per fermarla. La sua presidenza risentì, inoltre, della grave depressione economica del 1873(Panico del 1873) che proseguì anche durante il suo secondo mandato. Al termine della sua Presidenza, i conservatori sudisti ripreso il controllo di tutti gli stati del Sud e ciò causò il totale fallimento delle politiche per i diritti civili dei neri.
Militare di carriera, diplomatosi nella celebre Accademia Militare degli Stati Uniti di West Point, si distinse nella Guerra messicana. Durante la guerra civile americana guidò le truppe federali in una fondamentale serie di successi lungo il Teatro Occidentale, culminati con la presa di Vicksburg che concludeva vittoriosamente l'omonima campagna. Assicurato all'Unione il pieno controllo del Mississippi e tagliata in due la Confederazione, Grant si sposto sul Teatro Orientale e, alla fine del 1863, il Presidente Abraham Lincoln lo nominò luogotenente generale e comandante di tutti gli eserciti dell'Unione. Come comandante generale dell'esercito, Grant fronteggiò e sconfisse il temuto Generale Lee dopo una serie di sanguinose battaglie concluse con l'Assedio di Petersburg. Nell'aprile 1865 Lee si arrese a Grant ad Appomattox ponendo de facto fine alla guerra di secessione. La maggior parte degli storici è concorde nel riconoscere la grandezza del genio militare di Grant, sebbene le forze confederate lo denunciarono come un macellaio senza scrupoli.
Come presidente, promosse la ricostruzione del paese, facendo rispettare le leggi sui diritti civili e lottando contro la violenza del Ku Klux Klan da lui sciolto nel 1871. Nel 1870 fece ratificare il XV emendamento, concedendo la protezione costituzionale per il diritto di voto degli afro-americani. Impiegò l'esercito per costruire il Partito Repubblicano nel Sud, sulla base di elettori neri, di immigrati del Nord (i Carpetbaggers) e simpatizzanti bianchi del sud (Scalawags). Negli 8 anni di presidenza Grant, 14 deputati e 2 senatori entrarono a far parte del Congresso degli Stati Uniti.
In politica estera di Grant si distinse per il successo nell'arbitrato internazionale relativo alle Rivendicazioni dell'Alabama con le quali gli Stati Uniti riuscirono ad ottenere dalla Gran Bretagna un risarcimento per gli aiuti forniti alla Confederazione durante la guerra civile. Riuscì ad evitare la guerra con la Spagna dopo l'Affare Virginius, un contenzioso internazionale in cui gli Stati Uniti vennero accusati di favoreggiamento nel tentativo indipendentista cubano durante la Guerra dei dieci anni. Fallì invece il tentativo di Grant di annessione della Repubblica Dominicana.
Sul piano economico Grant fu totalmente incapace nel dare una risposta al Panico del 1873 e la grave depressione che ne seguì fu devastante per il paese. Dilagò la corruzione su larga scala nel settore pubblico. Nel 1875 scoppiò lo scandalo delWhiskey Ring, nel quale oltre 3 milioni di dollari di tasse furono sottratti al governo federale che danneggiò ulteriormente la sua reputazione. Nel 1880 tentò, senza successo, la corsa per un terzo mandato presidenziale.
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