Abitata in epoca precolombiana da popolazioni Maya, il Guatemala fu colonia spagnola dal 1525 al 1821; dal 1923 al 1938 fece parte della Federazione delle Province Unite dell’America Centrale. In seguito il Guatemala fu spesso in guerra con i paesi limitrofi e ciò ne ritardò notevolmente lo sviluppo economico e sociale. Nel 1954 il presidente Arbenz, progressista che aveva iniziato una riforma agraria, fu rovesciato da Castillo Armas, che instaurò una dittatura. Successivi colpi di stato e sedizioni hanno portato alla concentrazione di tutti i poteri nelle mani di un Gabinetto composto da militari e civili. Nel 1954, un esercito di mercenari costituito dall’oligarchia guatemalteca, comandati dal colonnello Armas, penetrò in Guatemala e rovesciò Arbenz. Armas venne proclamato presidente, ma tre anni dopo fu assassinato. Allora il Parlamento nominò presidente provvisorio il vicepresidente López, che indisse le elezioni presidenziali per il 20 ottobre 1957. La validità dello scrutinio elettorale venne contestata da parte dei partiti politici minori e il Parlamento scelse come presidente il generale Fuentes, che si insediò ufficialmente il 2 marzo 1958. Nell'aprile 1960 il Guatemala ruppe le relazioni diplomatiche con Cuba, accusando il governo castrista di voler rovesciare il regime politico guatemalteco. Nel marzo 1963 il ministro della Difesa Azurdia con un colpo di stato rimosse dal proprio incarico il presidente Fuentes e, impadronitosi del potere, soffocò brutalmente la rivolta dei contadini indios di Zapaca. Dopo una campagna elettorale segnata da gravissime violenze, venne eletto presidente il generale Osorio. Nel 1982 un colpo di stato insediò una giunta militare formata da tre uomini e capeggiata dal generale Montt, che si autoproclamò presidente, sospese la Costituzione e ripristinò la pena di morte. Un colpo di stato, guidato dal generale Victores, depose Ríos Montt e instaurò un regime più moderato. Alle elezioni del dicembre 1985 ottenne la vittoria Arévalo, ma nemmeno il suo governo fu in grado di porre fine alla guerra civile e alla violazione dei diritti umani. Nell’aprile del 1998, con l’assassinio del vescovo Girardi, il paese ripiombò in un clima di terrore. Le elezioni del 1999 videro l’affermazione del partito dell’ex dittatore Mont, il Fronte repubblicano guatemalteco.

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