Scoperta nel 1494 da Colombo, che la chiamò Santiago, fu colonizzata dagli Spagnoli. Conquistata dagli Inglesi nel 1655 fu più volte turbata da rivolti di neri. Dal 1958 al ’62 è stata membro della Federazione dei Carabi, sciolta la quale e divenuta indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico. Negli anni Trenta del XX secolo la Giamaica vide la ripresa del movimento nazionalista, guidato da Alexander Bustamante e da Norman Manley. Le elezioni del 1958 videro la vittoria del Partito laburista; diventato primo ministro, Bustamante mantenne la carica fino al 1967, quando venne sostituito da Hugh Lawson Shearer. Nel 1972 il Partito nazionale del popolo, guidato da Michael Manley vinse le elezioni, mentre le elezioni dell'ottobre del 1980 favorirono il Partito laburista e il suo leader Séaga, riconfermato anche alle elezioni del 1983. Il permanere di una condizione di stagnazione economica e di una conseguente forte protesta sociale favorì il ritorno al potere nel 1989 di Michael Manley, che tuttavia continuò la politica liberista inaugurata dal suo predecessore. Nel 1992 a Manley, gravemente malato, succedette alla guida del partito e del governo Patterson. Nel corso degli anni Novanta crebbe nel paese il fenomeno della criminalità, legato sia alle critiche condizioni in cui versava una cospicua parte della popolazione, sia al narcotraffico. Le elezioni di ottobre 2002 registrano una nuova vittoria del Partito nazionale del popolo, il cui leader, Patterson, viene riconfermato alla guida del governo.

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