(Caracas 1783 - San Pedro Alejandrino 1830), generale e uomo politico, il più grande tra i capi della lotta per l'indipendenza del Sud America dalla Spagna. Membro di una delle grandi famiglie di piantatori della costa venezuelana, intraprese la carriera militare. Influenzato dalle teorie del filosofo francese Jean-Jacques Rousseau, si unì alle forze di Francisco de Miranda nella rivolta antispagnola del 1810, ma la vittoria dei realisti lo costrinse a riparare nella vicina Nuova Granada. Qui maturò il suo progetto per la creazione di un'America latina indipendente, repubblicana e federale, oltre che il convincimento della necessità di governi forti che contenessero le spinte anarchiche e i conflitti sociali. Rientrato in Venezuela nel 1812 a capo di una spedizione militare che gli fruttò la conquista di Caracas, istituì una dittatura assumendo la carica di Libertador. Sconfitto dalle truppe spagnole, nel 1814 fu nuovamente costretto a rifugiarsi all'estero. Rientrato in patria due anni dopo, unì il nuovo esercito rivoluzionario a quello di José Antonio Páez, invase il Venezuela, stabilì un governo rivoluzionario ad Angostura e venne eletto presidente del Venezuela nel 1817. Nel 1819 il suo esercito attraversò le Ande e invase la Nuova Granada, dove cacciò gli spagnoli, federandola quindi al Venezuela all’interno della repubblica della Grande Colombia, della quale divenne il primo presidente. Con la vittoria ottenuta sugli spagnoli nella battaglia del 24 giugno 1821, assicurò definitivamente l'indipendenza al Venezuela, mentre i successi riportati in Ecuador fecero sì che anche quella regione divenisse parte della Colombia. Fu poi la volta del Perù a essere liberato; le regioni settentrionali nel 1825 si costituirono nell'autonoma repubblica della Bolivia. Per perseguire il suo progetto di unificazione dell'intero Sudamerica in una sola grande repubblica federale, nel 1826 convocò a Panamá una conferenza che però lo vide in netta minoranza; nei mesi seguenti si trovò addirittura costretto a fronteggiare con le armi le spinte secessioniste che tra il 1826 e il 1830 avrebbero mandato in frantumi la Confederazione della Grande Colombia. Incapace di pacificare le varie fazioni in lotta, Bolívar abbandonò il potere il 27 aprile 1830; morì il 17 dicembre dello stesso anno, sconfitto militarmente e politicamente.