(Francoforte
sul Meno 1749 - Weimar 1832), poeta,
drammaturgo, romanziere e scienziato
tedesco. Figlio di un funzionario dell'amministrazione
imperiale, studiò diritto a Lipsia,
dove maturò in lui l'interesse
per la letteratura e la pittura. La
sua prima produzione poetica e drammatica
trasse spunti dall'amore per la figlia
di un oste, che gli ispirò la
commedia pastorale Capriccio d'innamorati,
risalente al 1767. Nel 1768, ammalatosi
gravemente, fece ritorno a Francoforte
e, superata la fase critica della malattia,
durante la convalescenza si dedicò
allo studio dell'occultismo, dell'astrologia,
dell'alchimia. Dal 1770 al 1771 Goethe
visse a Strasburgo, dove coltivò,
accanto alle discipline giuridiche,
lo studio della musica, dell'arte, dell'anatomia,
della chimica. A Strasburgo ebbe due
incontri che sarebbero stati molto importanti
nella sua vita e determinanti per la
sua opera letteraria: il primo fu quello
con la figlia di un pastore protestante,
Friederike Brion, che Goethe amò
e che avrebbe fornito il modello per
vari suoi personaggi femminili(compreso
quello di Margherita nel Faust), il
secondo fu l'incontro con il filosofo
e critico letterario Johann Gottfried
Herder, con cui strinse amicizia e che,
fra l'altro, lo portò a sottrarsi
all'influenza del classicismo francese
e lo introdusse all'opera di Shakespeare,
in cui proprio il mancato rispetto delle
tradizionali unità contribuisce
all'intensità drammatica. Gli
insegnamenti di Herder si tradussero
nella tragedia Götz di Berlichingen,
che Goethe scrisse a Francoforte, dove
era tornato una volta conclusi gli studi
giuridici. Quando nel 1771 si trasferì
da Strasburgo a Wetzlar, il poeta visse
una fase di irrequietezza sentimentale:
nel 1774 dedicò a un amore impossibile
il romanzo epistolare I dolori del giovane
Werther, che ebbe vasta eco non soltanto
sullo sviluppo del romanzo tedesco,
ma anche nel mondo letterario del tempo
(vi si ispirò Ugo Foscolo, quando
nel 1798 scrisse la prima versione delle
Ultime lettere di Jacopo Ortis); un’
analoga ispirazione pervade il dramma
Clavigo. Negli stessi anni, Goethe compose
numerosi saggi letterari e teologici,
varie liriche e soprattutto la prima
versione del Faust, il cosiddetto Urfaust
(Faust originario). Nel 1775 il diciottenne
Karl August, duca di Weimar, chiese
a Goethe di fargli da precettore. Nel
primo decennio a Weimar Goethe dimostrò
straordinarie capacità di organizzatore
e amministratore; inoltre si dedicò
allo studio di varie scienze, continuò
a elaborare il Faust e iniziò
la versione in prosa dell'Ifigenia in
Tauride. A Weimar infine ebbe un'appassionata
storia d'amore con Charlotte von Stein,
moglie di un ufficiale e donna di grande
fascino e intelligenza, che gli ispirò
liriche e ballate. Tra i diversi motivi
che nel 1786 indussero Goethe a partire
per l'Italia vi fu il desiderio di allontanarsi
dalla corte di Weimar e da Charlotte
von Stein, ma soprattutto la brama di
trovare nuovi stimoli e di dare nuovi
orizzonti alla sua vena poetica, al
contatto dell'arte e della cultura italiana,
in particolare di quella classica. Dopo
aver visitato le città dell'Italia
settentrionale, la Sicilia e Napoli,
Goethe si stabilì a Roma dove
rimase fino al 1788. Si dedicò
con fervore a studiare l'arte, l'architettura
e la letteratura della Grecia, di Roma
e del Rinascimento, che gli suggerirono
forme di mirabile equilibrio per esprimere
il fremito e la tensione della passione
autentica. Di questo incontro resta
affascinante testimonianza Viaggio in
Italia, che venne pubblicato molti anni
dopo. Al ritorno a Weimar nel 1788,
Goethe trovò un'atmosfera ostile
nei circoli letterari, mentre a corte
mal si accettava la sua relazione con
Christiane Vulpius, una giovane che
nel 1789 gli diede un figlio e che egli
avrebbe sposato nel 1806. Malgrado tutto
rimase a Weimar, trattenuto da due motivi
d'interesse: la direzione del teatro
ducale e la possibilità di perseguire
meglio che altrove gli studi scientifici.
Fu l'amicizia con Schiller a riavvicinare
Goethe alla letteratura e dalla loro
collaborazione, durata fino alla morte
di Schiller, scaturirono numerose composizioni
liriche ed epiche. Dal 1805 fino alla
morte, Goethe visse anni di intensa
creatività. I grandi avvenimenti
storici della sua epoca trovarono in
lui un osservatore attento ma non appassionato.
Fra gli scritti di questi anni sono
il romanzo Le affinità elettive
(1809); Gli anni di pellegrinaggio di
Wilhelm Meister; l'autobiografia Dalla
mia vita. Poesia e verità.